
Ho conosciuto questi ragazzi prima ancora di sentirgli suonare una sola nota, dal momento che sono di Latina e sono passati di qui più di una volta in delegazione. Subito dopo il tavolo del pub, dicevo, mi è quindi capitato di dividere il palco con i
Milvains, che mi hanno sempre impressionato favorevolmente sia sul piano umano che per quanto riguarda l'attitudine. Sono doppiamente lieto del fatto che siano arrivati a fare un disco, cosa abbastanza rara in provincia: non soltanto perché se lo meritavano, ma anche perché l'enorme lavoro di squadra che hanno fatto nel giro di un anno conferma la mia opinione.
Gemini a mio avviso si inserisce perfettamente nella cornice produttiva della Vacation House, e ascoltandolo non mi meraviglio affatto che i nostri siano piaciuti a Rudy Medea.

10 pezzi di potente e personalissimo punk-hardcore new school cantato in italiano; mid-tempos a go-go, sprazzi noise e acceleratore puntato sulla voce, di chiara scuola Sottopressione/Acredine/ultimi Indigesti. Testi naturalmente introspettivi e sound decisamente azzeccato per il genere, con perfetta amalgama di distorsore e sezione ritmica, veramente efficace nei momenti più pestoni.
Se siete a caccia di novità e avete piene le palle di nutrirvi sempre dello stesso, identico sound, "Gemini" potrebbe darvi delle belle soddisfazioni. Supportate dunque i Milvains, ai quali mando i miei omaggi dal fondo della palude...
[Simone]
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