
Te piace 'o presepe? No? E allora vafancùlo.
Anche quest'anno l'alone nucleare del Natale colpirà inesorabilmente la nostra già tumefatta penisola. Non vi sentite già tutti più buoni? Ma come no? Eppure basta uscire per strada per accorgersi del cambiamento.
Guardatevi intorno: tutto rifulge di luce e di gioia.
I bambini, imbacuccati come pupazzi di neve nani, obbediscono per la prima volta anche agli ordini più stupidi dei loro cari genitori: tanto lo sanno già che Babbo Natale non esiste, anche se continuano a fingersi stronzi per far contenti i poveri imbecilli. Sperano, i pargoli, che se leccano il culo abbastanza i loro vecchi gli regaleranno finalmente la Barbie Culo di Pesco e il Playstation ultimo modello: non come l'anno scorso, che gli hanno rifilato un Vic 20 del 1981 e Tania Vecchia Troia, dicendo poi che Babbo Natale si era sbagliato.
Ma passiamo pure alle altre categorie: i politicanti, dopo aver rubato tutto l'anno i tuoi soldi, fanno ora il giro degli ospizi e dei ricoveri per straccioni, pidocchiosi, alcolizzati, barboni e morti di fame vari, donando ai disgraziati un panettone Melegatti con crema al Grand Marnier, ovvio avanzo di magazzino dell'anno in cui tale esperimento si rivelò un flop brutale.
Dal canto loro, gli sbirri stessi iniziano a intenerirsi. Prendi la guardia di finanza: se i cani sniffatori beccano alla stazione Tiburtina un ipotetico quindicenne con una canna, ed è almeno il 23 notte, i bravi finanzieri, resi più buoni dal Natale, lo schiaffeggiano solo un po' e poi se la fumano loro. In altri periodi dell'anno, 'sto ragazzino lo avrebbero sicuramente mandato a pisciare al SERT.
Ma anche la madama, i carambas e i vigiurbani sono più buoni. Forse è la volta che davvero non vi fanno il verbale, 'sti gran bastardi.
Allo stadio, invece, gli ultras si picchiano sempre con trasporto, ma stavolta senza il pezzo e senza lame, perché tutti devono arrivare in qualche modo sotto l'albero, anche accasciati, anche sdraiati, anche sanguinanti, anche senza denti. In tutti i modi possono arrivarci, gli invisi nemici, tranne che imbalsamati o in un pacco di frassino.
E i tossici cosa fanno a Natale? Ma si ammazzano di pere, è ovvio. Fanno il cenone tra loro tutte le sere, dopo essersi rigorosamente fatti come i porci. E se andate adesso nelle costruzioni in rovina, nelle grotte dimenticate da dio o negli altri bucatoi, allora ecco che troverete centinaia di insuline stese ad asciugare, accuratamente, meticolosamente infilzate su tavoli di legno ricolmi di buste di patatine aperte e lattine di Tonno Rio Mare vuote. Se un tossico va in overdose a Natale, è cazzo pure che gli amici, invece di lasciarlo morire come al solito, lo portino davvero al Pronto Soccorso, correndo perfino il rischio di sputtanarsi tutti. Pensa che gente di cuore.
Solo i depressi mi sa cascano male, a Natale: infatti si contano più suicidi alla fine di questo mese che non in tutto il resto dell'anno, senza contare i kamikaze che a Capodanno si fanno saltare in aria con curiosi dinamitardi fatti in casa, senza manco togliersi lo sfizio di imitare Bresci e Ravachol. Secondo me tutto questo succede perché troppa allegria fa male a chi non è abituato a essere allegro con eccessiva frequenza.
La cosa più buona del Natale rimane comunque lo spumante.
[Simone]