
Speravo che Tiziano me lo mandasse. Apro così. Quindi proseguo: quando nel tuo caotico mondo si crea un clima d’attesa per un 45 giri che sai di imminente uscita, allora c’è poco da scherzare.
Dome La Muerte è un musicista che nel corso della sua ormai lunga carriera ha sempre fatto cose molto più che interessanti (Chetaah Chrome Motherfuckers e Not Moving su tutte), quindi mi sembrava abbastanza ovvio che i suoi
The Diggers non dovessero essere un nome tra tanti. E infatti non lo sono. Mix letale di influenze 60’s e 70’s, nella fattispecie di garage, beat, rock’n’roll, power pop e punk ’77, con degli arrangiamenti di chitarra che più vintage non si può.

Tre pezzi, di cui due originali (“Sorry I’m a Digger” e “In your head”), ambedue con ritornelloni assassini, nonché una cover del classico “Garbage dump” di Charles Manson (sì, proprio quel Charles Manson!), reinterpretato in una personalissima versione (per la cronaca, l’ultimo remake a me noto di questo pezzo era quello firmato da GG Allin accompagnato da una delle sue innumerevoli band, i The Holy Men).
Un vinile che non fa che aumentare il mio desiderio di possedere il loro debut-full lenght, previsto per quest’autunno per Go Down e Area Pirata. Etichetta, quest’ultima, che non posso che incensare per l’ennesima volta per la passione e il coraggio con cui lavora, qualità assolutamente necessarie in un contesto deprivato e caratterizzato dalla fame di business (anche punk) come quello musicale italiano.
[Simone]
Per contatti, o per avere il disco: www.areapirata.com