
Arriba il nuovo ellepì dei
Loose, combo punk-rock marchigiano di rodata e antica esperienza: non conosco precisamente l’anno di inizio delle ostilità, ma nella mia collezione campeggia, ad esempio, “Kiss your ass goodbye”, un loro vinile del 1999 con tanto di introduzione critica di Luca Frazzi. Suppongo dunque che siano nel giro almeno dalla metà degli anni ’90.
Dodge this! – sorbito così, a caldo – si presenta come un cocktail all’amanita muscaria basato su proto-punk alla Stooges (come il nome stesso non può che suggerire), punk ’77 australiano alla Saints/Radio Birdman e qualche inedito inserto new-waveggiante (in gran parte riconducibile ai tappeti di piano e organo inseriti qua e là).

10 pezzi 10, più tre bonus tracks ad hoc: tra le tante chicche, in una scaletta equilibrata e degna di gran nota, una versione di “City slang” dei Sonic’s Rendezvous Band del fu “Sonic” Smith. Mi interessa tantissimo, ora come ora, ascoltare un disco registrato interamente in uno studio casalingo e con un’attitudine non solo vicina, ma di fatto completamente aderente al diffamato verbo del rock’n’roll underground. Pezzi preferiti: “Nothin’ in return” e “Detroit syndrome”.
Ode al quartetto composto da Massimo Contigiani, Luca Zenobi, Stefano Pallotti e Cristiano Gradozzi, e l’augurio di continuare a schizzare corde e tamburi di sangue per il nostro gaudio e tripudio.
[Simone]
Per contatti, o per avere il cd: www.myspace.com/loose