
Azzo, finalmente qualcosa da recensire: era ora che qualcuno si decidesse a spedirmi il proprio materiale (cazzo, ancora non mordo, bastardi!). Ieri mattina infatti, in mezzo a cartoline amichevoli e volantini pubblicitari, ho trovato questo bel ciddì dei Los Grezzos di Parma. Già dal nome ho capito subito che si trattava di qualcosa che nel 90% dei casi sarebbe stato in sintonia con il mio atavico gusto musicale da vecchio sniffatore di colla, e manco a dirlo era proprio così. Io non sbaglio mai.
Bene bene bene, allora, innanzitutto: un ricco plauso a questi ragazzacci, a maggior ragione in considerazione del fatto che io generalmente odio i live e di conseguenza parto sempre un po' prevenuto nei confronti di simili prodotti. Mi spiego meglio; non li odio per questioni epidermiche, ma per tre semplicissimi motivi: a) sono spesso mal suonati; b) spesso si sentono una chiavica; c) comunque vada non avranno mai la stazza di un motorheadiano "No sleep 'til Hammersmith".
E qui casca l'asino: 'sto disco dal vivo dei Los Grezzos, infatti, non solo si sente anche meglio di un demo da studio, ma è pure ben suonato; per giunta, i pezzi loro sono proprio belli. Insomma, anche se non è "No sleep 'til hammersmith", mi è piaciuto assai, tanto che l'ho sentito e risentito e risentito.
Il genere? Punk-rock '77 alla Ramones, ma che più Ramones non si può: classici one-two-three-four a rotta di collo, seguiti, com'è ovvio, da tanta melodia e da tanta motosega. Il tutto in chiave molto, moolto politically scorrect. Ah, anche un pacco di cover (Ramones, Motorhead, Beach Boys e versioni destrutturate di un fracco di classici del surf e del rock'n'roll anni '50): ho letteralmente goduto nell'ascoltare la riuscita cover della mitica "Summertime blues" di Eddie Cochran (vi ricordate quando la suonavano i Who?).
Insomma, per farla breve, richiedete e acquistate tutti questo compact, sul quale non ho che cose positive da dire. Un piccolo (criptato) appunto ai nostri Grezzi però lo voglio fare, sennò poi dicono tutti che sono troppo buono: ragà, ma davvero ci stavano tutti 'sti inglesi e americani al "Fuoriorario" Reggio Emilia?
per contatti, o per avere il cd, scrivete a: Darksurfista@katamail.com
Presto disponibile un loro brano in mp3
[Simone]